Il Paese di Monica

25 marzo 2021

"La vita è questa non puoi farci niente , così come inizia dovrà anche finire...

tu focalizzati sopra i dettagli, affidati al tempo e non sbagli"


"Polvere da sparo" è il brano con cui Gaudiano ha vinto la categoria "Nuove Proposte" del Festival di Sanremo 2021.

Luca Gaudiano, classe 1991, è un cantautore foggiano. Il suo amore per la musica è iniziato il giorno del suo quindicesimo compleanno, quando il papà gli regalò una chitarra.

Proprio al padre, scomparso a marzo 2019, è stata dedicata questa canzone. "Avevo necessità di tradurre questo dolore e questa assenza in qualcosa che rimanesse cristallizzato e fermo nel tempo in modo tale che io potessi sempre ritornare in una sorta di limbo in cui il rapporto con mio padre non finisse mai e sempre rinfrescato ogni volta che affronto la canzone. Non ho fatto fatica. Avevo delle immagini ben chiare nella testa, le parole si sono fatte strade nella testa. Io ho dovuto semplicemente mettere tutto in ordine."




7 marzo 2021

Se vuoi fermarmi ritenta...

 Scusami ma ci credo tanto, che posso fare questo salto, anche se la strada è in salita per questo ora mi sto allenando.



E' finito questo Festival "strano" in un modo anomalo, dicono i media. Dopo le prime quattro sere con Ermal Meta primo in classifica, sono i Måneskin a vincere Sanremo con "Zitti e Buoni". Insieme al cantautore di "Un milione di cose da dirti", i Måneskin condividono il podio con Francesca Michielin e Fedez che si piazzano al secondo posto aiutati dal voto del pubblico da casa e dai post su Instagram della moglie di Federico, Chiara Ferragni, influencer con quasi 23 milioni di followers. 

I Måneskin sono un gruppo di rock italiano, formatosi a Roma nel 2015. Nel 2017 si presentano a X Factor e con l' "aiuto" di Manuel Agnelli , il loro coach nel programma e leader degli Afterhours, ottengono il secondo posto e raggiungano notorietà.

I membri della band sono Damiano David (voce), Victoria De Angelis (basso), Thomas Raggi (chitarra) ed Ethan Torchio (batteria).



Ma cosa vuol dire "Måneskin"? E' una parola danese che significa ‘chiaro di luna’. 

"Parla, la gente purtroppo parla, non sa di che cosa parla" canta Damiano, il frontman della band, nel brano che gli valse il trionfo in questo 71° Festival della Canzone Italiana. La gente parla, sempre parla, ma lasciamola parlare e dedichiamoci a far diventare realtà i nostri sogni, a raggiungere i nostri traguardi. 


Gli altri premi

Premio della Critica "Mia Martini": Willie Peyote

Premio della Sala Stampa "Lucio Dalla": Colapesce e Dimartino

Premio "Sergio Bardotti" al Miglior Testo: Madame

Premio "Giancarlo Bigazzi" per la Miglior Composizione Musicale: Ermal Meta


6 marzo 2021

Serata Finale

 Il Festival senza pubblico




Dopo tanti giri, eccoci, siamo giunti alla serata finale di un Festival atipico. Atipico perché è senza la spinta del pubblico, senza le esultazioni, le standing ovation, i dispiacere che fanno sentire l'andamento delle performance, il gusto per i brani, le possibile scalette verso la finale. Tuttavia, la strategia seguita da Amadeus, direttore artistico di questa 71° edizione, fa sì che quel vuoto sia colmato dalle diverse classifiche lette alla fine di ogni puntata che tolgono il mistero che, secondo me, dovrebbe avvolgere la gara che quest'anno è diventata un programma tv ad hoc. 



Sono state dette tantissime cose su questo Festival e ne abbiamo sentite anche diverse opinioni. Alcuni hanno detto che i soldi degli sponsor dell'organizzazione andavano distribuiti a coloro che sono in difficoltà. Altri che non l'avrebbero guardato. Che ci sarebbe stata, addirittura, una crociera "parcheggiata" al largo della Città dei Fiori, in cui avrebbero mantenuto il pubblico "tamponato" in quarantena. Inoltre, avevano convocato trecento figuranti (coppie di congiunti) liguri per occupare alcune delle poltrone del teatro con la distanza di sicurezza pertinente. 
Comunque, il Festival è stato fatto. Tutti i cantanti sono riusciti a stare in gara. Anche Irama nonostante due dei suoi collaboratori siano risultati positivi al Covid19 il giorno stesso della prima serata. Amadeus ha chiesto a tutti i cantanti e alle loro case discografiche il permesso di farlo partecipare con la registrazione della sua performance durante la prova generale. In questo modo, nel caso in cui fosse successo lo stesso ad altri cantanti, anche loro avrebbero potuto gareggiare in quel modo.
A mio avviso, il Festival andava fatto poiché è un evento culturale che trascende l'Italia. La mia nonna materna, emigrata in Argentina nei primi anni 50, si faceva mandare tutti i dischi di Sanremo. Mio papà - italiano di nascita, emigrato a 3 anni d'età - lo seguiva entusiasta, insieme al calcio, per mantenere un legame con il suo Paese. Tantissimi italiani nel mondo vedono in questo evento un modo di avvicinarsi alle loro radici e di conoscere un po' di quella terra che vide nascere i loro genitori, i loro nonni, aspettando il giorno in cui potranno viaggiare in Italia e scoprire i posti degli aneddoti a loro raccontati.

Tante canzoni in gara, tantissime, proprio come lo scorso anno. Sebbene quantità non sia quasi mai sinonimo di qualità, potremmo dire che se avessimo lasciato da parte un po' gli ospiti e dato più importanza ai brani, be' sarebbe stato il connubio perfetto. E quasi ce la fai, Ama! A differenza del 2020, con la pandemia in corso, per fortuna non ci sono stati ospiti internazionali. Ciò, oltre a rafforzare l'immagine italiana, qui e all'estero, ha permesso di godersi un po' di più il Festival nonostante finisse verso le 2 di notte. Ho appena letto che non ci sarà una terza volta, almeno di seguito, per il duetto Amadeus - Fiorello. Mi dispiace veramente. Nel caso in cui doveste tornare, mi raccomando, ripetete questa formula ma basteranno solo una quindicina di canzoni in gara.



Secondo me

01 - Ghemon - Momento perfetto: Seconda volta per il rapper-cantautore italiano. Un brano più vicino al "reggae"che al rap. Leggero, fresco, un brano estivo.

02 - Gaia - Cuore amaro: Prima partecipazione per la cantautrice italo-brasiliana, uscita da ben due talent, che porta tutta la sua "samba" a Sanremo. 

03 - Irama - La genesi del tuo colore: Pur essendo in quarantena, è riuscito a partecipare con un video registrato durante le prove generali che dimostrano che nonostante la giovane età e "solo" due Sanremo alle spalle, è già un artista pronto a tutto. Pezzo attuale, che ci rapisce e ci fa seguire il ritmo con il corpo senza importare posto o luogo. Voto 8.

04 - Gio Evan - Arnica: Il titolo si riferisce alla pianta conosciuta per le sue proprietà antiinfiammatorie. Per quanto riguarda il suo brano, a me la musica è sembrata noiosa, mi sono persino addormentata benché il testo non sia mica male. Sarà comodo in fondo alla classifica.

05 - Ermal Meta - Un milione di cose da dirti: La favorita, in testa alle classifiche sin dalla prima serata. In questa edizione, senza il suo amico Fabrizio Moro, non c'è nemmeno Francesco Gabbani che lo lascia sempre al secondo posto. Ermal ha una buona penna, di quello non abbiamo dubbi. Speriamo possa portare il risultato a casa. 

06 - Fulminacci - Santa Marinella: Questo cantautore romano segue la scuola di Alex Britti, conosciuto e premiato a Sanremo. Dopo la sua partecipazione nella categoria Giovani dell'anno scorso, ci prova in quella dei BIG e non stona. Bravo.

07 - Francesco Renga - Quando trovo te: Una canzone firmata anche da Roberto Casalino. L'inizio è un po' "strano", poi nel ritornello appare il Renga che conosciamo e si mantiene fino alla fine. Quella prima parte toglie dei punti. Altrimenti, potrebbe essere tra i primi in classifica.

08 - Extraliscio e Davide Toffolo - Bianca luce nera: Sono loro la nota di colore di questo Festival. Un momento di spensieratezza e ballo. Niente di più.

09 - Colapesce e Dimartino - Musica leggerissima: L'inizio della canzone mi ricorda a "Figlio di un re" di Cesare Cremonini ma poi diventa un pezzo degli anni 80, dello stile di Albano e Romina. Un pezzo di colore per far capire cosa si intende quando si parla di musica leggera. Mi piace.

10 - Malika Ayane - Ti piaci così: La Lady Gaga italiana ci stupisce come sempre con il suo timbro particolare che avvolge tutto il teatro anche se è vuoto. Bella canzone.

11 - Francesca Michielin e Fedez - Chiamami per nome: Benché Fedez abbia adoperato l'auto-tune* nella parte rappata, poi si sente l'imperfezione della sua voce a confronto con quella di Francesca. E' un brano moderno, orecchiabile e fresco. 

12 - Willie Peyote - Mai dire mai (la locura): Con questa canzone il rapper e cantautore torinese prende in giro tutta l'Italia, persino Sanremo. Musica allegra, quella che piace al pubblico del Festival. E' tra i favoriti.

13 - Orietta Berti - Quando ti sei innamorato: Nonostante l'età, la sua voce continua ad essere quella dell'usignolo di Cavriago. Qualità ed eccellenza. Brano all'antica ma con qualche goccia di novità. A me è piaciuta ma non credo vincerà.

14 - Arisa - Potevi fare di più: la voce della cantante genovese da quel tocco in più a questo pezzo scritto da Gigi D'Alessio. La sua interpretazione trasmette dolcezza ed emozione. 

15 - Bugo - E invece sì: Dopo quello che è successo l'anno scorso tra lui e Morgan, Amadeus ha deciso di darle una seconda opportunità. Ha sbagliato! Un disastro. Sarà un bravo autore ma ragazzi NON SA CANTARE! E chi lo paragona a Battisti, è sordo! Ho detto.

16 - Maneskin - Zitti e buoni: Loro sono il rock in questo Sanremo. Giovanissimi ma con tanta potenza, non hanno paura del palco dell'Ariston. Saranno capiti dal pubblico del Festival? Credo di no, ma l'azzardo ne è valsa la pena.

17 - Madame - Voce: Esordio sul palco dell'Ariston e "quasi" debutto dal vivo dopo la sua partecipazione a X Factor qualche mese fa. Rapper e cantautrice giovanissima ma con tanta grinta. Tuttavia, è ancora acerba per il pubblico del Festival.

18 - La Rappresentante di Lista - Amare: Questa band "queer" - come si definiscono loro- lascia da parte per un attimo la loro eccentricità e si trasformano per questa gara. Riescono a riempire il palco con la loro performance. Un pezzo adatto a Sanremo che però, in un modo o nell'altro, è stato "già sentito".

19 - Annalisa - Dieci: La cantante savonese porta un brano che rispecchia il suo modo di fare musica. Bella interpretazione e pezzo orecchiabile che è tra i preferiti.

20 - Coma_Cose - Fiamme negli occhi: Una canzone che poteva colpire di più. Francesca troppo rigida, Fausto tutto il contrario ma non basta. La loro interpretazione pesa tanto per giudicare il brano. Se l'avessi ascoltata alla radio, senza vedere la loro performance, mi sarebbe piaciuta di più.

21 - Lo Stato Sociale - Combat pop: Presentano un pezzo nato per gioco, e si vede e si sente. La loro performance è un gioco di magia. Una canzone che sicuramente non vincerà il Festival e che passerà senza se e senza ma.

22 - Random - Torno a te: Prima volta per il giovanissimo rapper napoletano. Ha una voce un po' stonata ma non si butta con l'auto-tune* per mascherarla. La sua è una canzone lenta, semplice, proprio come lui.

23 - Max Gazzé e Trifluoperazina Monstery Band - Il farmacista: I suoi brani raccontano sempre delle storie particolari, strepitose. Con la sua performance, porta un po' d'umore e uno scioglilingua che solo lui può cantare.

24 - Noemi - Glicine: Eleganza e personalità ben definita, la sua "metamorfosi" lascia però intatta la sua musica che è sempre adatta al palco del Festival. Tuttavia, questa non sarà la volta buona. Per vincerlo dovrà tornarci! 

25 - Fasma - Parlami: Porta l'auto-tune* sul palco dell'Ariston e la sua interpretazione non è un granché. Bocciato!

26 - Aiello - Ora: La prima serata tremava e non si capiva ciò che cantava. Troppo nervosismo ma poi si è abituato e ha saputo tenere il palco. E' un Mengoni taroccato. Dopo questa esperienza, la prossima volta, se ci sarà, andrà meglio.






Le mie previsioni


Sul podio

Ermal Meta - Un milione di cose da dirti

Annalisa - Dieci

Colapesce e Dimartino - Musica leggerissima

Irama - La genesi del tuo colore


Mi sono anche piaciute

Orietta Berti - Quando ti sei innamorato

Malika Ayane - Ti piaci così

Maneskin - Zitti e buoni

Willie Peyote - Mai dire mai (la locura)

Noemi - Glicine

* auto-tune: un software creato dalla Antares Audio Technologies nel 1997 per manipolazione audio che permette di correggere l'intonazione o mascherare piccoli errori o imperfezioni della voce.