Il Paese di Monica

9 febbraio 2019

Serata Finale

Questo Festival "ni fu ni fa"*


   Saranno stati i conduttori, alcuni degli ospiti, la quantità delle canzoni in gara, il fatto che le "seconde parti" non sono mai buone... Boh! Dopo un Festival scoppiettante come quello dell'anno scorso, Baglioni ha fallito. Si sente tanto la mancanza di Hunziker e Favino. Virginia Raffaele e Claudio Bisio, a mio parere, non sono stati all'altezza. Tantissimi sketch di cui non si è capito se ridere oppure piangere. Perché non andare avanti con le canzoni che non sono mica poche per poter finire la serata a un'ora decente? 
   "Chi troppo vuole, nulla stringe." 24 brani in gara. Assurdo! Se Baglioni non voleva squalificare nessuno poteva anche diminuirne la quantità. Ricordo che qualche anno fa erano in 10 i pezzi partecipanti. Tempi in cui era possibile seguire ed afferrare la melodia, il testo, l'emotività di ogni brano. Sono un po' puntigliosa, lo so, e credo di non essere l'unica ad aver bisogno di qualche istante per "gustarmi la musica", quella buona almeno.
   Vediamo cosa ci riserverà il futuro...
   


Dunque, secondo me...

01 - Daniele Silvestri con la partecipazione di Rancore - ArgentoVivo: Il cantautore romano che è sempre uscito vittorioso dal Festival - non solo per i premi ma anche per il successo dei suoi pezzi-, presenta questa volta un brano che racconta l'attualità. Disturbano le sue parole: la realtà adolescenziale di oggigiorno. Questo è anche Sanremo. L'arte disturba. Top!

02 - Anna Tatangelo - Le nostre anime di notte: Ottava partecipazione al Festival. Io credo che poteva starsene anche a casa. Sempre lo stesso. L'emozione non arriva. Bocciata!

03 - Ghemon - Rose viola: Orecchiabile, bella voce e la sua "transversalità". Colpisce.

04 - Negrita - I ragazzi stanno bene: Tornano al Festival  e, come hanno fatto con "Provo a difendermi", srotolano la loro identità sul palcoscenico. Pollice in su. Il loro stile e il loro sound mi piace. 

05 - Ultimo - I tuoi particolari: Da brividi. Il vincitore della Categoria Giovani dell'anno scorso ha saputo, secondo me, cosa offrire all'Ariston. Nonostante la sua giovane età, ha una consapevolezza di sé da far paura a tanti artisti. Bravo!

06 - Nek - Mi farò trovare pronto: Inconfondibile. Testo ispirato a "E' l'amore" di Jorge Luis Borges. Bell'insieme come le altre sue opere anche se non credo raggiungerà il podio. Spero tanto di sbagliarmi!

07 - Loredana Bertè - Cosa ti aspetti da me: Applaudita da tutto l'Ariston, buon ritmo, rock, presenza scenica, ma il senso della canzone non è che sia un granché. Tuttavia, se al pubblico piace... O era solo ironia? 

08 - Francesco Renga - Aspetto che torni: Con diverse partecipazioni alle spalle e un trionfo nel 2005 con "Angelo", ritorna con qualcosa di già conosciuto per noi. Bella ma non vincerà di nuovo. Un brano orecchiabile ma poteva anche non esserci al  Festival.

09 - Mahmood - Soldi: L'inizio mi ricorda a un'altra canzone... Questo cantautore, che ha deciso di uscire "dal dietro le quinte", non segue un modello imposto. Presenta un arabic sound che lo contraddistingue. Brano attraente ma non per Sanremo.

10 - Ex-Otago - Solo una canzone: Con quella che loro definiscono una "ballata emotiva e autentica", il gruppo genovese fa il loro debutto sul palco dell'Ariston. Fresca e, persino direi, brano da Festival. Sicuramente la sentiremo parecchio in radio.

11 - Il Volo - Musica che resta: Stile proprio, propongono sempre il loro e va bene. Hanno già vinto nel 2015 perciò quest'anno lasciate il posto agli altri. Nel mondo avete tanto successo, qua... così, così.

12 - Paola Turci - L'ultimo ostacolo: E ci riprova ancora! Il suo pezzo ha grinta. La sua capacità di "illuminare il palco" faranno di questa la volta quella buona?

13 - The Zen Circus - L'amore è una dittatura: Brano di protesta. A me ricorda "lontanamente" Gaber. Presentano all'Ariston il loro universo cercando di coinvolgere il pubblico, tuttavia, non ce la fanno. Il loro testo dice e ripete: "sei unica"; qui, gli unici sono loro.

14 - Patty Pravo con Briga - Un po' come la vita: Aria nuova per un "monumento" della musica italiana che si accoppia con Briga. Il loro pezzo resta comunque "atemporale" fino a quando "viene sconvolto" dai versi rappati.

15 - Arisa - Mi sento bene: La nota di spensieratezza del Festival. La sua voce, strepitosa. Il suo brano rinchiude tutti gli elementi vincenti anche se l'argomento potrebbe non convincere tanto. Staremo a vedere.

16 - Irama - La ragazza con il cuore di latta: Una canzone di quelle moderne in cui la melodia segue lo stesso modello di tante altre ed è per questo che il testo è sprecato. Potrà piacere alle ragazzine e quindi conterà con un sacco di voti ma per il bene di Sanremo spero non vinca.

17 - Achille Lauro - Rolls Royce: Ma veramente? Cosa stava facendo Claudio Baglioni mentre ha scelto questo pezzo per il Festival? O sono io quella che non capisce un'acca? Devo farmi visitare da un otorino? Ditemelo! Non si può ascoltare! Imbarazzante!!

18 - Nino D'Angelo e Livio Cori - Un'altra luce: Torna il cantautore napoletano, anche lui, con un po' di aria nuova. Il palco dell'Ariston è una grande vetrina di cui entrambi possono trarne "visibilità". Ah, la loro proposta non mi convince.

19 - Federica Carta e Shade - Senza farlo apposta: Melodia già sentita. Attuale, sì. Ma niente di spettacolare. Stop.

20 - Simone Cristicchi - Abbi cura di me: Un monologo ben costruito, affascinante. Dopo il vincente "Ti regalerò una rosa", propone questo manifesto della fragilità. Profondo, Incantevole.

21 - Enrico Nigiotti - Nonno Hollywood: Tra i sussurri e le urla ricorda e saluta il nonno che non c'è più. Emoziona e arriva dritto al cuore. 30 e lode.

22 - Boomdabash - Per un milione: Finalmente qualcosa di nuovo e di fresco all'Ariston. Con il loro reggae italiano saranno capaci di incantare i dinosauri del Festival?

23 - Einar - Parole nuove: Un allievo di Maria e dei suoi "Amici" che ha vinto il suo posto tra i Big lo scorso dicembre. Fare un po' di esperienza va bene, ma addirittura a Sanremo? Si poteva fare a meno. Hai ancora tanta strada da fare. In bocca al lupo!

24 - Motta - Dov'è l'Italia: Testo d'amore con un "touch" di politica e un "ritmo spagnolo". Niente di che. Ancora non capisco come mai questa canzone abbia vinto i duetti. Cosa avrà visto la giuria "di esperti"?

Le mie previsioni... 
Che difficile quest'anno! Tanto da scegliere e così poco di buono!

Sul podio

Ultimo - I tuoi particolari
Paola Turci - L'ultimo ostacolo
Simone Cristicchi - Abbi cura di me
Enrico Nigiotti - Nonno Hollywood

E metto le mani avanti con
Loredana Bertè - Cosa ti aspetti da me

Mi sono anche piaciute

Negrita - I ragazzi stanno bene
Daniele Silvestri - ArgentoVivo
Ghemon - Rose viola
Nek - Mi farò trovare pronto


*"NI FU NI FA", qualcosa che non è né buono né cattivo, è indifferente. [Según la RAE, "ni fu ni fa" es una expresión coloquial usada para indicar que algo es indiferente, que no es ni bueno ni malo.]

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